LA PESTE SCARLATTA
Una pandemia elimina quasi completamente l’umanità e le tracce della sua esistenza sulla Terra, lasciando a pochissimi superstiti il compito di rifondare la civiltà. In un mondo in cui la natura si è ripresa i suoi spazi e l’uomo è regredito a uno stile di vita primitivo, il vecchio Professor James Howard Smith risponde alle domande dei nipoti riguardo alla Peste Scarlatta, la pandemia che sessant’anni prima ha distrutto la civiltà umana, lasciando pochissimi sopravvissuti. Il Nonno è uno di questi e si lascia andare ai ricordi, per quanto dolorosi, di ciò che era accaduto nel lontano 2013, quando aveva 27 anni, una carriera avviata all’università e una fiducia incrollabile nelle facoltà umane. Dal suo racconto traspaiono una profonda nostalgia e la certezza della ciclicità della storia e dell’evoluzione della civiltà umana, di impareggiabile bellezza, ma costruita su ingiustizie e sofferenze. Alla luce della recente pandemia di Covid-19, questo romanzo distopico risulta stranamente profetico per il lettore contemporaneo, che si riconoscerà in molte delle scene descritte da Jack London. E tuttavia, come ogni grande opera letteraria, La peste scarlatta trascende gli avvenimenti narrati, offrendo una lettura cruda ma estremamente lucida dell’animo umano. Il testo, apparso per la prima volta a puntate sul London Magazine nel 1912 e in volume nel 1915, viene ripubblicato da #logosedizioni nella traduzione di Davide S. Sapienza. Il volume fa parte della collana #logosedizioni “Capsula del tempo”, libri che con la testimonianza della scrittura e la meraviglia dell’arte si propongono di incoraggiare i lettori a mettere in discussione il tempo presente per prepararsi al futuro. Con la possibilità di tornare al passato e ripartire. Forse. Edizione in brossura stampata in Italia su carta Sappi Magno Natural 120gsm di cellulosa ecologica ad alto contenuto di riciclo.
Leggi il primo capitoloLa via costeggiava quello che un tempo era stato il terrapieno della ferrovia. Ma da molti anni di treni non ne passavano più. Una foresta inghiottiva il sentiero, increspandosi su di esso con una verde onda di alberi e cespugli. Non era altro che uno stradello di passaggio per animali selvatici, abbastanza largo per un solo essere umano alla volta. Pezzi di ferro arrugginiti sbucavano qua e là dal fitto della foresta, indicando che c’erano ancora le rotaie e le traversine. In un punto, un alberello alto trenta centimetri aveva sfondato un raccordo sollevando una rotaia, che adesso era ben visibile. Naturalmente, la traversina aveva seguito la rotaia, a cui era agganciata tramite una vite abbastanza lunga da permettere alla sede dalla quale era uscita di riempirsi di ghiaia e foglie marce. Così la trave marcescente svettava curiosamente inclinata. Anche se la ferrovia era ormai vetusta si capiva che era stata una monorotaia.
Un vecchio e un ragazzo avanzavano lentamente sullo stradello. L’uomo era molto avanti con gli anni, si muoveva tutto tremante per una leggera paresi e procedeva chino, sorretto da un bastone. Si proteggeva il capo dal sole con una rozza berretta di pelle di capra da cui spuntavano rade ciocche di capelli bianchi e sporchi. Una visiera, ricavata ingegnosamente da una grande foglia, gli riparava gli occhi, che osservavano attentamente dove mettere i piedi sul sentiero. La barba, che avrebbe dovuto essere bianca come la neve, era logora e sporca al pari dei capelli a causa dell’esposizione alle intemperie e al fumo dei fuochi di campo, e gli arrivava quasi alla vita in una specie di grossa matassa ingarbugliata. Solo una veste consunta di pelle di capra gli copriva il petto e le spalle. Le braccia e le gambe ossute e avvizzite tradivano la sua età avanzata, così come bruciature, escoriazioni e cicatrici testimoniavano i lunghi anni di esposizione agli elementi.
Specifiche
- Genere: narrativa
- Collana: La capsula del tempo
- Formato: Brossura con ali, 195x265 mm
- Pagine: 104
- ISBN: 9788857613468
- Anno pubblicazione: 2024
- Prezzo copertina:: 18.00
- Esiste la versione ebook?: no